Lo specchio con luce integrata Allibert, era in casa nostra fin dalla sua realizzazione. Una scocca bianca, nel pieno stile degli anni settanta con luce integrata e specchio basculante per orientare meglio la visione. Era come fosse trasparente prima che iniziassimo a dare valore alle cose. Un oggetto che era sempre stato li, di nessun pregio, un oggetto del quale liberarsi se avessimo ristrutturato il bagno. In realtà in casa ce n’erano due. Uno era stato smontato dal bagno di servizio del piano terra e aveva una piccola bruciatura di sigaretta. Una volta in casa si fumava molto. Negli anni settanta e ottanta era normale girare per casa con la sigaretta in mano e appoggiarla sullo specchio mentre ci si faceva la barba. Ho questo ricordo di mio padre a quello specchio con la lametta, la schiuma profumata, l’acqua di colonia, il braccialetto d’oro che meticolosamente slacciava prima di lavarsi e poi riallacciava con cura. Gesti quotidiani, sempre uguali a se stessi, gesti che ad un certo punto della sua vita non è riuscito più a ricordare. Si fermava davanti a quello specchio per ore, incapace di visualizzare la sequenza delle azioni da compiere.
Magari iniziava a lavarsi le mani con molta cura, come al suo solito, ma non sapeva quando fermarsi. E’ tutto impresso nella mia mente. L’odore della schiuma da barba. La pelle fresca e profumata. Il pettinino di metallo sottile. I bottoni della camicia perfettamente sistemati. Il primo dei due specchi, è stato lasciato dal rigattiere, per una cifra di 15 euro della quale il rigattiere ha trattenuto la metà, questo perché non avevamo capito che aveva anche lui una sua precisa identità e mercato. Un pezzo di design degli anni settanta, anche abbastanza iconico, A 41 Wand-Leuchtspiegel, prodotto da Allibert, una conosciuta azienda francese, a metà degli anni settanta.
Una volta fatte le dovute ricerche e fotografato lo specchio, abbiamo ripetuto quanto messo in pratica precedentemente con il lampadario della Martinelli. Anche in questo caso lo scatolone era enorme e pesantissimo ed ha affrontato un lungo viaggio fino in Svezia, dal nuovo proprietario. La malinconia ha l’odore dell’acqua di colonia.