Oggetti in viaggio

Lampadario Martinelli Luce / Indonesia

Scritto da: Spazio Personale

Una delle prime esperienze fatte nella vendita di oggetti vintage è stata con un lampadario a sfera, la cui storia finisce nella lontana Indonesia. Abbiamo acquistato la casa in cui viviamo oggi circa otto anni fa, ed è stato uno dei momenti più difficili della nostra vita. Inevitabilmente, parlare degli oggetti mi costringe a parlare di me e del mio vissuto, e torna la malattia di mio padre, torna la scomparsa dei genitori di A.  Quando abbiamo comprato la casa in cui abitiamo ora, mio padre era in uno stadio prodromico di una grave malattia  e nessuno di noi lo sapeva. Le risposte che dava erano sconcertanti e distaccate, e pensavamo non fosse più capace di amarci come aveva fatto un tempo. Mi aspettavo che in un passaggio così delicato, come l’acquisto di una casa mi fosse vicino, mi supportasse, invece mio padre sembrava completamente disinteressato alla questione, non è mai neanche venuto a vedere il cantiere. Io soffrivo molto. Soffrivo perché desideravo così fortemente realizzare il sogno di avere una casa nostra, che qualsiasi dettaglio si distaccava della perfezione dello stesso, creava in me uno squarcio. Soffrivo perché una parte di me avrebbe voluto continuare ad abitare i luoghi dell’infanzia e non staccarsi da nulla. Gli oggetti, le cose, riescono a prendere posizioni dominanti che non gli spettano, occupano il nostro tempo, occupano la nostra mente.

La casa che abbiamo acquistato è anche lei vintage, ci siamo innamorati proprio di questo aspetto. Le vecchie graniglie, i soffitti altissimi, quasi completamente vuota e da ripensare, perché fino al nostro arrivo era stata un ufficio. Il lampadario era rimasto all’interno di una delle stanze, difficile da rimuovere vista l’altezza di quattro metri del soffitto. Non avevamo in mente di usarlo, ma non meritava neanche di essere buttato, per cui è rimasto alcuni anni in garage, tra le ragnatele. Catawiki è un sito di aste on line, che permette di vendere in tutto il mondo. Il lampadario aveva una etichetta riconducibile alla Martinelli Luce, ditta italiana dalla storia importante, ed è stato subito accettato, cosa non scontata visto che ci sono degli esperti molto selettivi a valutare le acquisizioni.

Il lampadario era uno dei primi oggetti che provavamo a vendere e il diametro di 70 cm lo rendeva anche abbastanza complicato da imballare per la spedizione. Non ci siamo fatti scoraggiare. A. ha creato un profilo su una piattaforma dedicata alle spedizioni ed ha cercato di capire quanto sarebbe costato il trasferimento del pacco, in Italia, Europa e nel resto del mondo. L’asta si è aperta ed è durata circa una settimana. La cifra iniziale, indicata come prezzo di riserva era stata già superata e a pochi minuti dal temine dell’asta le offerte sono iniziate a salire, con nostro grande entusiasmo.

Gli utenti di Catawiki sono anonimi, e hanno solo delle bandierine di riconoscimento che ne definiscono il paese di provenienza. Il lampadario era conteso da un Americano e da un Indonesiano, che si è poi aggiudicato il lampadario al doppio della cifra che avevamo pensato inizialmente.  E’ stato un momento molto divertente assistere ai continui rilanci.

Dopo la conclusione dell’asta, si hanno pochi giorni per spedire.

In realtà la stima che avevamo fatto per la spedizione non contemplava mete così esotiche e c’erano diverse questioni non chiare.

Prima di tutto occorreva avere a disposizione uno scatolone abbastanza grande e robusto per affrontare il viaggio e preservare l’incolumità dell’oggetto. Girovagare per la città in cerca di scatoloni è diventato un ulteriore passatempo. A. ha creato con la schiuma una calotta di protezione della scocca del lampadario. E’ molto meticoloso e fa ogni cosa con estrema serietà ed attenzione.

Un’enorme scatola di cartone, pesantissima, è comparsa nel nostro salotto. Fortunatamente abitiamo in città e l’ufficio Postale è vicino. Abbiamo caricato lo scatolone sul portapacchi della bicicletta e l’abbiamo usata come un carrello per raggiungere l’ufficio Postale, dove bisognava compilare dei faticosi moduli, con indicazioni per la dogana. L’operatrice delle Poste era abbastanza allibita dalla nostra determinazione  e non le doveva essere capitata di frequente una spedizione in Indonesia. A suo parere il pacco non sarebbe mai arrivato. Invece, a distanza di due settimane circa, il lampadario è giunto a destinazione. Con google maps è possibile sbirciare per le strade di ogni parte del mondo. Ci siamo affacciati nel giardino della villetta dove sarebbe stato installato il lampadario della Martinelli Luce. Un’architettura diversa dalla nostra, leggera, con grandi vetrate. Una bella casa in un quartiere elegante di Singapore, dall’altra parte di un mondo diventato sempre più piccolo.

Ci sarebbe piaciuto vedere una immagine dell’interno con il lampadario montato, ma la cultura indonesiana probabilmente è diversa dalla nostra, più riservata, per cui la richiesta deve essere sembrata particolarmente curiosa e maleducata.

E’ strano, ma vendere gli oggetti produce un senso di sollievo, di liberazione e di euforia allo tempo stesso. Potevamo affrontare qualunque sfida ora, se eravamo riusciti a far arrivare a destinazione incolume il lampadario.